Ad un tratto della nostra vita ci accorgiamo che alcuni provvedimenti, ora in politica ora negli ambienti di lavoro, ci danneggiano.
E subito siamo pronti ad additare, ora il sindaco ora i sindacati di essere i responsabili.
Mi sembra qualcosa già visto altre volte.
Mai nessuno che si assume le proprie responsabilità: la colpa è sempre degli altri.
La colpa è tua, la colpa è sua, la colpa è di quello o di quell'altro . . .
Insomma la colpa non è mai nostra.
Ragazzi, svegliamoci: dov'è il senso di responsabilità.
Guardiamoci bene dentro.
Riflettiamo su questo e su quello che accade attorno a noi.
La realtà è un'altra.
I primi responsabili siamo Noi!
Noi, abbiamo creato le condizioni per tutto questo.
Proprio Noi, che ci lamentiamo.
Noi tutti, nessuno escluso.
Vi chiederete: Perché?
Perché, siamo stati in silenzio quando le sventure capitavano agli altri!
Perché, di fronte alle ingiustizie, solo perché non ci toccavano, siamo stati in silenzio.
Perché, ci siamo iscritti al sindacato per i privilegi ed i favori che ci poteva fare ottenere.
Perché, quando veniva colpito un collega, abbiamo chiuso gli occhi e siamo andati avanti.
Perché, quando qualcuno contestava, l'abbiamo additato di fare terrorismo.
Perché, quando qualcuno contestava, non l'abbiamo appoggiato.
Perché, quando qualcuno contestava, l'abbiamo contestato.
Perché, quando qualcuno contestava, l'abbiamo isolato.
Perché, quando qualcuno contestava, ci siamo chiesti, ma che vuole questo.
Perché, semplicemente, l'abbiamo criticato.
Perché, contestiamo i sindacalisti compromessi, ma non abbiamo le palle per isolarli: in fondo ci fanno comodo.
Perché, abbiamo accettato la logica degli affari, preferendola a quella dei valori.
Perché, non abbiamo il coraggio di cambiare le cose.
Potrei continuare, ma ritengo che sia sufficiente per dare l'idea di un pensiero condiviso da molti, ma percepito nel concreto da pochi.
Siamo stati solo a guardare che gli altri fossero gli artefici del nostro destino.
E, allora con chi prenderla?
Ragazzi, non è mai troppo tardi per cambiare. Basta volerlo.
Decidere e agire.
Facciamolo per noi stessi, lasciamo stare gli altri.
Facciamo quello che è giusto fare per noi, senza pensarci troppo.
Diamo un senso alla nostra vita, cresciamo come uomini.
Chiedendo una vita, per noi e per i nostri figli, migliore.
Già, il solo gesto di agire ci fa sentire diversi:
risvegliati dall'oblio, iniziamo a vivere.
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13 commenti:
Dimostriamo solidarietà a Gianfabio: l'unico che dedica a discapito della propria vita personale tutto per il sindacato.
Con o senza risultati dobbiamo apprezzarne il coraggio.
Non sono uomini che li troviamo spesso, ma quando li troviamo li apprezzare solo quando non ci sono più.
Sono d'accordo con te.
Francesco, un vigile di Villabate
Ragazzi, ma dove siete stati.
Ci siete mancati.
Cazzo, mandateli a fare in culo, noi siamo con voi
Forza filippo e ciccio, non mollate
Siamo pochi ma buoni,l'importante è credere a questa forma di protesta, sono indignato per l'amministrazione ma soprattutto dai colleghi; ovviamente non mi aspettavo nulla dalle sigle sindacali che non sono venute a darci un aiuto, loro hanno altri interessi. Dobbiamo continuare a lottare, anche a spese nostre, ne vale della ns. dignità, soprattutto nei confronti dei ns. figli. Gli dobbiamo rompere il c.... Michele.
Miche, sono d'accordo con te
Francesco
Francesco . . .
Ma tu sei daccordo con tutti
Io propongo di fare un sindacato dei lavoratori. Che ne dite.
Si sono d'accordo.
Ciao anonimo, fatti riconoscere.
Come si fa
Semplice, fai l'opzione Nome/URL e scrivi il tuo nome.
Prova e vedrai che sarai d'accordo anche tu
Grazie francesco !
Finalmente ho un mnome
URRHAAAA
Bella questa di fare un sindacato.
Perchè scusami ma questo blog non è di un sindacato?
Questo mi pare tutto tranne che il blog di un sindacato
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